giovedì 8 gennaio 2015

Tutti i nostri domani

La fabbrica della dietrologia, del complottismo e delle Aree 51 in cui va puntualmente a nascondersi la nostra intelligenza individuale e collettiva è già al lavoro. L’attentato di Parigi, conclusosi con la strage dell’intera redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo, è dunque l’ultimo di una catena di atti orchestrati ad arte da servizi segreti ed altre entità maligne che operano in mezzo a noi, secondo uno schema invariabile che prevede un’alternanza di messinscena e controinformazione e che va in onda almeno dalla metà del secolo scorso, se non prima.
Si cominciò agli albori del Novecento con il complotto sionista contro l’ordine planetario e la civiltà, a cui fu ascritta la responsabilità di due guerre mondiali, una rivoluzione epocale (quella russa), una serie infinita di regimi totalitari e poi a seguire la destabilizzazione del Medio Oriente con la creazione dello Stato di Israele, passando per la grande truffa dell’Olocausto, secondo le teorie revisioniste una specie di scenario di cartone in perfetto stile film western.
Nel frattempo, era entrato in scena il Grande Satana, la madre ed il padre di tutti i mali moderni, gli Stati Uniti d’America. Era il 1941 quando si autoattaccarono a Pearl Harbor, dandone la colpa ai giapponesi per poter entrare nella Seconda Guerra Mondiale. Un megacomplotto ripetuto esattamente 60 anni dopo, quando la C.I.A. attaccò e distrusse le Torri Gemelle a New York, giusto per avere il pretesto di intervenire in Iraq, Afghanistan e Medio Oriente, al fine di dominare il mondo attraverso il petrolio.
Nel frattempo, c’erano stati appunto l’Area 51 dove è nascosta nientemeno la Base Aliena dalla quale operano gli extraterrestri che si sono accordati con gli americani per controllare il nostro pianeta, e chissà se non anche l’universo. Poi il finto sbarco sulla Luna, orchestrato dal regista cinematografico Stanley Kubrick e anch’esso girato su sfondi di cartone al pari dei reportage dai campi di concentramento.
Lo stupidario della dietrologia complottista ha scoperto la mano della C.I.A. e del governo americano più o meno dietro ogni evento rilevante del ventesimo secolo. La razza umana sarebbe scampata a Nazismo e Comunismo soltanto per finire nelle grinfie del più bieco di tutti i regimi, quello che ha sede a Washington. Tutti gli eventi meno uno, l’unico sul quale forse varrebbe la pena di proseguire le indagini avviate da Jim Garrison e Oliver Stone, l’omicidio Kennedy, la svolta in negativo della nostra storia contemporanea, al contrario accettato nella versione ufficiale con una acquiescenza che contraddice stranamente tutti i geni radical immessi nella nostra cultura dal Sessantotto.
A Parigi, per dar corso e sfogo al disegno di destabilizzazione mondiale ordito da questa Spectre dei nostri tempi che è l’elite politico-economico-finanziaria che ci comanda (manca il demo-giudo-pluto-liberal-massonico passato dalla propaganda fascista a quella comunista a metà del secolo scorso, ma il senso è sempre quello), un commando di agenti della Suréte francese travestiti da sicari di Al Qaeda ha freddato dei giornalisti francesi, creando le condizioni artificiose per una reazione destrorsa. Una nuova Crociata contro l’Islam, per dare avvio alla quale si attende ormai solo il bando di Papa Francesco, novello Urbano II.
Complottisti di tutto il mondo, unitevi! E seguiteci in questa cavalcata attraverso lo scenario fantapolitico di quello che succederà. Per una volta vogliamo semplificarvi il lavoro. Gli spari di Parigi rappresentano nel ventunesimo secolo quello che gli spari di Gavrilo Princip e dei Giovani Serbi furono nel ventesimo: la scintilla per far esplodere quella Terza Guerra Mondiale invocata, attesa, paventata da più parti. Come a Sarajevo, come a Pearl Harbor, è stato fatto succedere esattamente quello che serviva. La guerra, non dimentichiamolo, è la sola igiene del mondo, diceva qualcuno, e il più potente incentivo alla ripresa economica mai escogitato dall’uomo.
Nostradamus del resto l’aveva previsto, la guerra finale in Europa esploderà grazie ad un principe arabo. Dapprima ci siamo inventati Bin Laden, poi Al Baghdadi, gli islamici poi si assomigliano tutti, bastano due francesi di origine outremer disposti a sparare anche a due loro colleghi (come i falsi piloti di Al Qaeda che si schiantarono sulle Twin Towers). La tensione in Europa sale da mesi, Putin attacca da est, oggi l’Ucraina, domani il continente. L’inverno è arrivato e sarà ancora più freddo perché lo Zar ci taglierà il metano. Anzi no, perché con abile mossa il Grande Satana farà crollare il prezzo del petrolio, d’accordo con gli sceicchi che – in modo abbastanza dissociato, ma fa niente - con una mano finanziano il terrorismo islamico e con l’altra comprano i suoi obbiettivi europei a suon di petroldollari.
Cadono aerei e affondano traghetti un po’ ovunque, così, tanto per tenere viva la tensione, che com’è noto ha sempre alle spalle una strategia. Adesso finalmente la spallata di Parigi, era tanto che bene informati giornalisti denunciavano prossimi attentati. Altri invece parlano oscuramente di piani americani e occidentali di emergenza in previsione di un collasso della Grecia, dell’Italia e di altri paesi frontiera della Nato. La Grecia va a votare a fine mese, a Berlino come a Washington si teme la sua uscita dall’Euro. Forse si teme addirittura che fuori dall’Euro la Grecia possa sopravvivere meglio che dentro. Anche l’Italia andrà a votare, se qualche Presidente di qualche istituzione più o meno rappresentativa non tira fuori dal cilindro qualche altro coniglio magico. L’attuale coniglio, Matteo Renzi, non si capisce bene come stia andando e se il paese gli sopravviverà (obbiettivo peraltro minimo).
Presto si voterà anche in Francia, e qui gli scenari si fanno foschi. Potrebbe essere la leader della nuova destra xenofoba Marine Le Pen, la figlia del vecchio parà Jean-Marie che aveva tentato di contrastare l’indipendentismo algerino prima e poi inventato il Front National, probabilmente otterrà più che una vittoria un plebiscito. E si porrà a capo della riscossa europea, favorendo l’affermarsi di movimenti di ispirazione xenofoba anche nei paesi limitrofi, dall’Olanda alla Scandinavia all’Italia, dove la Lega Nord attualmente è in bilico fra la continuazione della politica di federalismo portata avanti dai leader storici e un nuovo giro di vite a destra desiderato da quelli nuovi e da una grande fetta della popolazione non solo nel nord della penisola.
Con l’affermarsi dei Fronti Nazionali ed una rinnovata spinta egemonica francese (con probabile influenza decisiva anche su una Gran Bretagna mai stata europeista convinta e tutt’ora fuori dell’Euro), la Germania si troverà chiusa in un angolo, isolata nella Torre d’Avorio ricreatale attorno dall’unificazione prima e dal “riarmo” della propria economia poi attraverso l’Euro. Il sogno europeo di contrapporsi ai due Blocchi della Guerra Fredda con un terzo capace di politica autonoma naufragherà, e quando esploderà lo scontro di civiltà guerreggiato tra Cristianesimo e Islam (nei cui rispettivi campi le componenti moderate verranno sempre più ridotte al silenzio, all’impotenza) sarà di nuovo al Grande Satana americano che il mondo occidentale guarderà per la leadership politica, militare e tecnologica del proprio schieramento.
Da qui in poi, ognuno prosegue secondo le proprie inclinazioni spaziando da Nostradamus a Harry Turtledove, il fantasioso ideatore fantascientifico della guerra dei mondi. Autori come Oriana Fallaci verranno riletti per cercare profezie più aggiornate di quelle del monaco francese del Rinascimento. Dall’altra parte i discorsi di Bin Laden, Al Baghdadi e Khomeini acquisteranno una diffusione addirittura maggiore agli scritti del Profeta.

Lo sciocchezzario continua. Per lo meno quanto avrà vita la razza umana. O forse non si tratta di sciocchezze? Chissà cosa pensavano degli anni a venire nella primavera del 1914. Chissà se poi la realtà non finì per superare la fantasia. A ben guardare, lo fa sempre.

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