venerdì 11 settembre 2015

CONTROCORRENTE: Bruno Vespa soltanto un giornalista

Non ho visto la puntata "incriminata" di Porta a porta. Non ne conosco quindi il "contenuto". Non so e non mi interessa sapere se Bruno Vespa si fregava le mani e che domande faceva. Il mio discorso è a prescindere. Vorrei sapere perché giornalisticamente parlando Bruno Vespa non doveva fare quella puntata con quegli ospiti. Vorrei sapere perché un giornalista (bravo o non bravo, non mi interessa) non dovrebbe fare il suo mestiere sempre e comunque: le interviste, soprattutto.
Oriana Fallaci andò ad intervistare Khomeini (insieme ad altri figuri del XX° secolo). Ma nessuno - almeno allora - si sognò di infamarla, accusandola di essere favorevole alla rivoluzione islamica iraniana.
Siamo quel paese dove la ineffabile magistratura non è stata capace di comminare a Giovanni Scattone più di cinque anni e poco più di galera per l'omicidio di Marta Russo (che comunque non è stato provato al di là di ogni ragionevole dubbio). E però ci si scaglia contro l'Università che l'ha stabilizzato a ruolo dopo che ha pagato il suo debito mal calcolato con la giustizia ed è stato PENALMENTE RIABILITATO dalla Cassazione.
Siamo quel paese lì. A Roma tutti si prostravano davanti a Casamonica. Ma l'infame è soltanto Bruno Vespa.


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