domenica 13 settembre 2015

CONTROCORRENTE: Quando vince l'Italia, il Premier ha da esserci


Flavia Pennetta sale sul tetto del mondo. Il cielo sopra New York è azzurro. Il nome di Flavia e dell'Italia è stato inciso per la prima volta e per sempre sulla Coppa degli U.S. Open.
C'é di che essere felici ed orgogliosi. E di dimenticare per qualche ora le polemiche italiche, visto che oltretutto oggi e nei prossimi giorni festeggeremo probabilmente altri successi (Aru, Valentino Rossi, Italbasket).
Noi no. Noi, no. Grandi polemiche sulla presenza di Matteo Renzi nella tribuna di Flushing Meadows. Sono - credo di poter dire - un antirenziano della prim'ora. Lo considero una rificolona ambulante e considero il popolo che lo sopporta, lo subisce, il più stupido della Terra.
Eppure, ieri ha fatto bene. Il Presidente del Consiglio italiano DEVE ESSERCI, là dove atleti e atlete italiane stanno per conseguire successi storici. Napolitano era all'Olympiastadion di Berlino nella notte magica di Lippi & C. La Merkel era al Maracana allorché i suoi ragazzi hanno vinto un clamoroso titolo mondiale a spese dei padroni di casa del Brasile. Quanto a Pertini....beh, che vittoria sarebbe stata quella azzurra al bernabeu senza i suoi colpi di pipa sulla testa di quello seduto di sotto ad ogni gol dei ragazzi di Bearzot?


Renzi doveva esserci. Ovviamente a spese nostre, non credo che né la Merkel né Napolitano né il nostro amato Pertini abbiano pagato una lira o un euro di tasca loro. Sono trasferte di Stato.
Giusto così. Le polemiche sollevate da ogni parte stamani sono italianamente pretestuose ed infondate, da D'Alema a Brunetta a Salvini. Semmai, giusto sarebbe stato essersi assicurati che anche i propri connazionali avessero la possibilità di assistere alla storica impresa delle ragazze pugliesi gratuitamente, come succedeva una volta per il tennis e per tutti i grandi sport.
Mi riferisco alla RAI, quell'Ente che una volta ha fatto la storia di questa Repubblica alfabetizzandola nel momento della sua difficile nascita e crescita, e che adesso è ridotta ad una pallida e stupida imitazione della TV commerciale. E' diventata la madre degli Enti inutili. Era la nostra BBC, adesso è peggio della Cassa del Mezzogiorno o degli ordini professionali. Inutile mafia.
Ecco, Renzi doveva imporre alla RAI di fare il suo dovere verso chi paga un lauto canone tutti gli anni, e poi salire giustamente sull'aereo di Stato per New York. I diritti erano detenuti da Dee Jay Television, non certo una major. La spesa era abbordabile, come ha capito al volo il gruppo Mediaset del cui pacchetto Premium fa parte, consentendo la trasmissione in chiaro.
Insomma, l'Italia sportiva e non applaude Flavia Pennetta ed il tennis azzurro, attacca Matteo Renzi e il suo apparato di sottogoverno e ringrazia (o dovrebbe farlo) Silvio Berlusconi e Mediaset, come al solito un passo avanti a tutti in quanto a intuizione e sensibilità commerciale.
Oggi a Madrid Fabio Aru verrà insignito della maglia rossa per celebrare la vittoria della Vuelta di Spagna. Fossimo in Renzi andremmo anche lì. Dopo aver dato magari uno scapaccione negli orecchi a tutto lo staff dirigenziale della RAI.

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