sabato 3 dicembre 2016

Il silenzio degli innocenti

Non vado mai ai comizi, né per sostenere, né per contestare. Non è l’aspetto della democrazia che mi entusiasma di più. Le piazze si riempiono sempre di troppa adrenalina, come gli stadi. Quasi mai ne esce, nell’un caso e nell’altro, qualcosa di positivo.
Non sarei andato alla kermesse finale di Matteo Renzi in Piazza Signoria a Firenze nemmeno se fosse rimasto l’ultimo luogo dotato di ossigeno respirabile sul Pianeta Terra. Un mio amico l’ha fatto, e mi ha riferito della sua esperienza. Ecco il suo allucinato racconto, spero di trasmettervi la sottile inquietudine che lui ha trasmesso a me.



Ore 19 …... Pian piano due ali di poliziotti in borghese con tanto di stemma metallico in bella vista si aprono a cerchio... Li per li  fa un certo effetto, vengono da ognuno di noi e con gentilezza ci chiedono di abbandonare la piazza perché debbono bonificarla..
Io chiedo cosa significa questa pagliacciata…..
"Signore, le diciamo di lasciare la piazza..  per cortesia non opponga resistenza.….”

Me li immagino. Solerti servitori dello Stato, li avrei definiti una volta. Adesso non so più. Troppe volte li sto vedendo schierati a difesa della Casta, del privilegio, della sopraffazione di chi non può difendersi. Né dalle manganellate, né dalla legge, che arriva dopo e fa ancora più male. 
La Casta, si'...... Quella che a parole vorrebbe abbattere il Lider Maximo che tra poco salirà sul palco. Quella di cui lui per primo fa parte. E questi, sulla base delle inevitabili reminiscenze scolastiche, somigliano tanto ai Bravi di Don Rodrigo……

Piano piano mi incammino.. Mi fermo a scattare qualche foto.. Nel frattempo il cordone si fa più stretto dietro di me..
Forse hanno capito che non sono una pecora renziana e mi dedicano maggiore attenzione……..
Dopo Rivoire, iniziano anche a dare piccole spinte per velocizzare il mio allontanamento…..
Ok, ok, non toccatemi! So camminare da solo!

Occhi dallo sguardo di ghiaccio, con un sottofondo di cattiveria mitigata da pochissimi scrupoli. Voci rauche e taglienti che sibilano, impartendo ordini con quel minimo vagamente ipocrita di cortesia istituzionale, risultando ancora più gelide dello sguardo……
Vengono in mente altre piazze. Piazza Syntagma, ad Atene, primi anni settanta. Plaza de Mayo, a Buenos Aires, pochi anni dopo….. Chissà se anche li' cominciarono cosi’, con dei poliziotti, o agenti di qualche Servizio, a spingere fuori con gelida, letale cortesia la gente dalle piazze….
Ricordo negli stessi anni, ero un ragazzino e quelli erano gli Anni di Piombo, le occasioni in cui qualche membro della Casta di allora capitava qui a Firenze. Giovanni Leone, l’odiatissimo presidente della repubblica, Aldo Moro, Giulio Andreotti, gli odiatissimi presidenti del consiglio di allora. Non c’era nessun poliziotto a spintonarti, allontanarti, farti capire che rischiavi brutto soltanto a stare li'…… e Dio sa se allora ne avrebbero avuto ragione…..
Pensavo di essere fortunato a vivere in un paese democratico. Forse la fortuna è finita……

Arrivati all’ingresso di via Vacchereccia si mettono a mo’ di sbarramento.. .Altri “addetti” sguainano le inferriate e le transenne del Comune e preparano gli ingressi, riducendoli rigorosamente ad imbuto.. Per controllare una persona per volta. Hanno delle facce che fanno spavento……
Dicono che è per ripulire e bonificare la piazza da eventuali attentatori. Lo spiegamento di forze in campo è impressionante. “La gente sarà la mia scorta”, disse il Lider Maximo all’atto della sua investitura. E questi??? Una follia pazzesca. Un costo enorme per la collettivita…..
Deluso e sconcertato torno a casa lasciando la piazza a fanatici di ogni genere. Ho provato anche a scambiare due parole in merito al referendum. Ma, sembra incredibile, nessuno parla di questo. Sono tutti li ad assistere alla beatificazione dell’Uomo di Rignano...
Deluso e sconcertato.…… Una serata che ricorderò per molti anni.

Non vado mai ai comizi, e ora so di aver fatto bene. Il racconto del mio amico è sufficiente. Le sue sensazioni sono diventate le mie. Il suo timore del ricordo di questi giorni per lunghi anni a venire, come l’inizio di qualcosa che poteva essere fermato a prescindere dai temibili servitori dello Stato schierati a difesa di questa piazza, è diventato il mio.

Andate a votare, giovani e meno giovani. Non è detto che ci ritocchi presto.

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